Antonio Ramini

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Migliaia di volumi conosciuti a menadito, centinaia di oggetti raccolti con passione ed esposti con cura ed armonia, l’ultimo quotidiano sfogliato, l’attestato di cittadino benemerito della sua Jesi deposto sul tavolo dai familiari. Antonio Ramini sapeva che la sua funzione di educatore sarebbe continuata anche dopo la sua scomparsa, perché ognuno di noi si porta dentro il ricordo di chi lo abbia reso migliore e quel ricordo trova il modo di condividerlo, per tramandarlo. E Antonio Ramini ha reso migliori molti dei suoi contemporanei, forse tutti quelli con cui è venuto a contatto.
Allora, a beneficio di tutti, ha disposto che il suo studio divenisse un bene pubblico cittadino.
Il primo passo dell'Amministrazione, grazie alla cortese collaborazione dei familiari, è stato entrarvi, con deferenza; in quella prima visita è nata l’idea di ricorrere alle metodiche digitali per aprire lo studio a tutti.
Siamo solo all’inizio, ma chiunque sia entrato in quello studio con Antonio Ramini presente può ripensarlo seduto al tavolo, serio ma accogliente, conscio del fascino suo e di quel luogo.

Il rendering fotografico è stato realizzato dal DiStoRi Heritage dell'Università Politecnica delle Marche

Antonio Ramini

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