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L'archivio Ubaldini

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L'archivio, già in possesso di Adriano Colocci, è stato acquisito dalla Biblioteca comunale di Jesi nel 1953, a seguito della donazione del fondo Colocci fatta dalla Cassa di Risparmio di Jesi, e nel 1983 è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per le Marche.

L’Archivio Ubaldini è composto da vari documenti raccolti in 47 volumi con copertine in pelle, prodotti dal ramo jesino della famiglia dei conti Ubaldini, casata di antica nobiltà che ebbe rami illustri a Firenze e Urbino.

L’Archivio Ubaldini, la cui documentazione interessa un periodo storico che va dal XV al XIX secolo, è prezioso per ricostruire la storia di numerose famiglie nobili di Jesi, Fano, Fossombrone, Urbino, Perugia e di altre città, con le quali gli Ubaldini ebbero rapporti di parentela o di interesse.

Nell'archivio, oltre a documentazione privata (testamenti, contratti matrimoniali e di compravendita, inventari patrimoniali, alberi genealogici, disegni, poesie), preziosa per ricostruire numerosi aspetti della passata realtà sociale e di costume, è notevole anche la documentazione pubblica, prodotta cioè a seguito dell’espletamento delle cariche ricoperte dai componenti della famiglia, che ci dà non poche notizie per colmare le lacune che spesso ci sono nella documentazione degli archivi pubblici.